4 novembre 2007

Il mistero del Graal

LIBRO

Autore: Mario Polia
Titolo: Il mistero del Graal
Edizione consultata: Il Cerchio Iniziative Editoriali, 1996.
Edizione originale: 1980.

L’autore rielabora alcune idee espresse da autori tradizionalisti come Guénon ed Evola, cercando di riconciliare gli elementi celtici del mito del Graal con la tradizione cristiana. Interessante l’interpretazione di alcuni simboli come forme allegoriche di trasformazioni interiori da compiersi nell’uomo stesso. Per esempio il sonno è inteso «come un superamento della coscienza di veglia ed anche della comune coscienza onirica derivata dalle impressioni sensoriali per accedere al vero “sonno della mente”, ossia allo stato iniziatico dell’excessus mentis» (pag. 33). Ma Polia si lascia sfuggire un accostamento con gli sciamani che rivela, anche in questo caso, una certa confusione di elementi tradizionali con elementi antitradizionali. Forse l’autore non ha letto attentamente Guénon, che nel Regno della Quantità e i Segni dei Tempi esprime chiaramente la sua opinione sullo sciamanismo: «non vi è dubbio che si tratti di qualcosa che, almeno alle sue origini, costituiva una forma tradizionale regolare e normale; d’altronde si è conservata nello “sciamanismo”, fino all’epoca attuale, una certa “trasmissione” dei poteri necessari all’esercizio delle funzioni dello “sciamano”; ma, quando si constata che questi consacra la sua attività soprattutto alle scienze tradizionali più basse, quali la magia e la divinazione, è relativamente facile sospettare che deve essersi prodotta una degenerazione ben reale, e vien da chiedersi se essa non si sia spinta addirittura fino a diventare una vera e propria deviazione» (pag. 177).

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